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Software per la progettazione, su quali puntare?

Una panoramica dei programmi BIM, CAD e rendering che non possono mancare nello studio di un progettista

21/12/2017 – Il progettista deve saper usare al meglio i software dedicati alla progettazione ed essere sempre aggiornato sulle novità per il futuro della professione.
 
I canonici software di progettazione e disegno tecnico in 2D e 3D oggi non bastano più; con l’imporsi del BIM (Building Information Modeling), che innova l'intero processo delle costruzione partendo dalla progettazione e dal 2019 diventerà obbligatorio per le opere pubbliche, sarà necessario dotarsi di strumenti in grado di associare alla modellazione architettonica tridimensionale, dati e caratteristiche dei singoli elementi e del progetto nel suo insieme.
 

Evoluzione dei software di progettazione: dal CAD al BIM

I software CAD, facendo ricorso alla tecnologia informatica, hanno sostituito il disegno manuale con un processo automatizzato. Tali applicazioni consentono di esplorare idee di progettazione, visualizzare concetti con rendering fotorealistici e simulare il funzionamento di un progetto nel mondo reale.
 
Ad esempio, la maggior parte dei programmi CAD 3D consente di applicare più sorgenti luminose, ruotare gli oggetti in tre dimensioni ed eseguire il rendering dei progetti da qualunque angolazione.
 
Mentre la progettazione CAD permette l’elaborazione di un progetto attraverso disegni in 2D o 3D, la progettazione BIM non si limita ad informazioni visive o rendering ma specifica le funzionalità e le prestazioni di ogni oggetto BIM presente nel progetto o dell’interno edificio elaborato. 
 
Quando si disegnano oggetti come finestre, solai o muri, è possibile associare alle informazioni geometriche (spessore del muro, altezza ecc) anche informazioni non geometriche (trasmittanza termica, l’isolamento acustico, prestazioni fisiche e ambientali ecc).

Come avviene per i progetti CAD, al cui interno si possono utilizzare oggetti CAD (2D o 3D) già realizzati in maniera seriale senza doverli disegnare ogni volta, per i progetti BIM è possibile usare in ogni elaborazione oggetti BIM già realizzati. Su BIM.archiproducts è possibile trovare la più grande libreria digitale di oggetti BIM e CAD, facilmente accessibile online da tutti i professionisti del settore delle costruzioni.
 
Inoltre, un progetto BIM dà la possibilità alla committenza di avere il modello gestionale del manufatto per gestire il ciclo di vita dell’edificio; in questo modo è più semplice monitorare la vetustà dei materiali e programmare al meglio la manutenzione. 
 

BIM, il futuro della progettazione

Il BIM è nato dalla volontà di ridurre gli errori, i costi e i tempi relativi alla progettazione, esecuzione e gestione. La metogologia BIM esorta la collaborazione tra i progettisti, l’interoperabilità dei software, l’integrazione tra i processi e la sostenibilità.
 
La tecnologia BIM è utilizzata da tanti software che, accanto ai propri formati, permettono di salvare il modello nel formato aperto IFC (Industry Foundation Class), con estensione .ifc per agevolare interoperabilità tra le diverse discipline architettonico, costruttivo e impiantistico, oltre che per il Facility management e di calcolare le interferenze (clash detection). I file IFC sono classificati come file di immagine intelligenti 3D, che contengono oltre altre informazioni tecniche varie codifiche attibuite agli oggetti e al manufatto, e sono compatibili con tutti i software che usano la tecnologia BIM.
 
Oltre ai vantaggi derivanti dal BIM, questo tipo di tecnologia diventerà progressivamente obbligatoria per tutte le gare di progettazione. Il Decreto BIM, infatti, definisce, per gli appalti di lavori e le concessioni di lavori, le modalità e i tempi di progressiva introduzione, da parte delle stazioni appaltanti, delle amministrazioni concedenti e degli operatori economici, dell’obbligatorietà dei metodi e strumenti elettronici, e individua gli adempimenti preliminari delle stazioni appaltanti e i contenuti informativi del capitolato.

L’obbligo all’utilizzo dei metodi e degli strumenti elettronici di modellazione decorre dal 1° gennaio 2019 per le opere di importo pari o superiore a 100 milioni di euro, e poi via via per importi minori: dal 2020 per i lavori complessi oltre i 50 milioni, dal 2021 per i lavori complessi oltre i 15 milioni, dal 2022 per le opere oltre i 5,2 milioni, dal 2023 per le opere oltre 1 milione, dal 2025 per tutte le nuove opere.
 

BIM, CAD e rendering

Tra i principali software BIM c’è REVIT di AUTODESK per la progettazione architettonica, strutturale, impiantistica, oltre a consentire il coordinamento tra le discipline. Inoltre, permette un’interazione con gli altri software dell’Autodesk. 
 

Un altro esempio è ARCHICAD di GRAPHISOFT Italia che, nell’ultima versione, include la tecnologia GRAPHISOFT Predictive Design™ (Progettazione Predittiva) e miglioramenti funzionali nel campo della visualizzazione, dell’OPEN BIM, delle prestazioni e della produttività.

In più è possibile trasferire e visualizzare i modelli sui propri dispositivi mobili attraverso l’app BIMx.
 

Tra i software di BIM authoring c’è anche Edificius di ACCA software che permette l’utilizzo di funzioni interne per integrare la progettazione 3D, il computo metrico, il calcolo strutturale, l’analisi energetica, gli impianti, la sicurezza e manutenzione.


Un altro esempio è SOLIBRI di HARPACEAS che può svolgere l’analisi delle interferenze (clash detection) e l’analisi delle incoerenze (model e code checking) in accordo con la nuova normativa UNI 11337: 2017 sul BIM.


I software di BIM authoring sono affiancati da quelli per la modellazione 3D, rendering e animazione come CINEMA 4D di Allplan Italia che consente di presentare il progetto nel modo più realistico possibile, ma aiuta anche a sviluppare la vena artistica elaborando immagini e filmati per la committenza.

 
Tra i software di rendering basati sulla fisica della luce reale c’è Maxwell Render di VideoCOM che grazie ai suoi algoritmi e le sue equazioni riproducono il comportamento della luce in modo completamente accurato.


Blumatica ha realizzato una suite di software per il BIM, dalla progettazione architettonica al rendering real time e fotoinserimento fino al calcolo strutturale, realizzando una integrazione diretta con tutti gli altri software (computi metrici, cronoprogramma lavori, certificazione energetica, ecc). Tra questi ci sono BLUMATICA BIM ARCHIT e BLUMATICA BIM RENDERT


Un altro esempio è STR VISION BIM di Team System che utilizza direttamente i modelli IFC degli applicativi CAD 3D per generare i dati per computazione, preventivazione e contabilità lavori. 


Per il progetto e la verifica di strutture tridimensionali e per il calcolo speditivo di singoli elementi strutturali c’è TRAVILOG TITANIUM 5 di LOGICAL SOFT che permette anche di importare ed esportare file nel formato standard IFC adottato da tutti i CAD BIM più diffusi. 


Tra i software integrati CAD impianti c’è Namirial MEP di Edilizia Namirial che sviluppa e integrata tutti i moduli di progettazione impiantistica, da quelli per l’antincendio a quelli per la termotecnica.


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