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Industria delle costruzioni: ‘il BIM sta cambiando il nostro modo di costruire’

Dalla Federazione dell’Industria Europea delle Costruzioni il Manifesto sul Building Information Modelling

18/05/2017 - Promuovere un’industria delle costruzioni digitale, protagonista nello sviluppo delle smart cities e delle smart homes, e aumentare la produttività, la competitività, la soddisfazione dei clienti e l’immagine del settore.
 
Sono questi gli obiettivi del Manifesto ‘Making BIM a global success’ sul Building Information Modelling, pubblicato dalla Federazione dell’Industria Europea delle Costruzioni (FIEC che comprende l’italiana ANCE) per chiedere di riconoscere al settore delle costruzioni un ruolo importante nella strategia ‘Industria 4.0’ e di considerare il BIM un elemento centrale di questa strategia nella sua applicazione al settore.
 
La trasformazione digitale del settore - spiega il Manifesto - deve essere promossa sia attraverso un approccio top down, facilitato dall’UE e dai Governi nazionali attraverso politiche e investimenti e di finanziamento, che attraverso un approccio bottom up, guidato dalla stessa industria delle costruzioni, e non imposta da altri attori.
 
Il BIM sta trasformando l’edilizia e l’industria deve guidare lo sforzo per incoraggiarne la diffusione attraverso tutta la catena del valore. Su questi assunti la FIEC ha lanciato il suo Manifesto, per evidenziare il potenziale del BIM in termini di facilitazione dell’attuazione della politica comunitaria”.
 
Lo ha dichiarato Kjetil Tonning, vicepresidente della FIEC e capo del gruppo di lavoro che ha stilato il Manifesto, gruppo composto da rappresentanti delle Federazioni degli Stati membri della FIEC e dell’industria e da esperti accademici. Oltre a raccomandare l’uso dei database e, in particolare, l’accesso ai dati essenziali, FIEC sostiene la necessità della interoperabilità dei sistemi e l’accesso illimitato alle informazioni essenziali.
 
“Uno degli impatti chiave del BIM è che esso facilita e si basa su una stretta collaborazione in tutta la catena del valore, su una scala mai vista finora nel settore - spiega Kjetil Tonning. Tale collaborazione tra i settori e tra le persone coinvolte in un progetto di costruzione sarà impossibile senza l’accesso aperto e libero a tutti i dati essenziali memorizzati in un BIM. Qualsiasi controllo esercitato da una società non edilizia, interessata solo ai profitti e non alla qualità della costruzione comprometterebbe l’implementazione del BIM e la futura competitività dei contraenti”.
 
La FIEC sottolinea la necessità di trovare soluzioni per le PMI, affinchè non restino indietro per mancanza di hardware o software appropriati, o di conoscenze e finanziamenti sufficienti. I responsabili politici e i committenti pubblici hanno un ruolo importante, per garantire che le PMI ricevano un sostegno adeguato.
 
Inoltre, anche se la FIEC ritiene che la standardizzazione sia importante, qualsiasi altra regolamentazione dovrebbe essere limitata a ciò che è assolutamente essenziale per facilitare la digitalizzazione delle costruzioni. La FIEC raccomanda un equilibrio tra l’azione top-down e quella bottom-up, approccio quest’ultimo da preferire ogni qualvolta sia possibile.
 
“Il BIM - conclude Kjetil Tonning - sta cambiando il nostro modo di costruire, con vantaggi per l’economia circolare, l’efficienza energetica, le smart cities, gli obiettivi climatici e l’occupazione per i giovani, finora esclusi dal settore delle costruzioni”.
 
Che cos'è il BIM?
Il Manifesto elenca una serie di informazioni:
 
- BIM sta per ‘Building Information Modelling’ e/o ‘Management’/‘Model’;
- il BIM è un processo basato su un database, il cui campo di applicazione è stato notevolmente esteso dalle attuali tecnologie ICT che consentono di usare e condividere quantità finora inimmaginabili di dati e informazioni
cruciali relative all’interdipendenza dei prodotti da costruzione;
- il BIM è parte della digitalizzazione complessiva del settore edilizio e di ‘Industry 4.0’;
- il BIM è un processo di gestione basato sulla collaborazione e condivisione dei dati in tutta la catena del valore della costruzione, compresi i clienti e gli utenti finali;
- il BIM non è una rivoluzione, ma un’evoluzione;
- il BIM è un sistema di sviluppo, che ogni impresa può implementare nelle sue procedure, passo dopo passo, alla velocità più appropriata alla sua attività, alle sue capacità, alle sue competenze e ai suoi metodi di lavoro;
- l’utilizzo migliore del BIM richiede l’accesso senza vincoli alle informazioni aggiornate e ai database con la documentazione dei prodotti, nonché la piena compatibilità tra i software, evitando sistemi proprietari chiusi;
- il BIM consente una migliore qualità, una riduzione di errori, controversie, rischi, costi e tempi per la maggior parte dei progetti di costruzione, sia civili che infrastrutturali, di nuova costruzione o ristrutturazione, e consente che i contratti stipulati non vengano sistematicamente assegnati con l’offerta più bassa;
- il BIM diventerà un requisito standard, almeno per i grandi progetti di appalti pubblici disciplinati dalle Direttive UE sugli appalti;
- il BIM copre tutte le fasi del ciclo di vita di un progetto, dalle prime idee di un cliente a quelle che seguono al completamento delle opere: progettazione, costruzione, gestione degli impianti, ristrutturazione, cambio d’uso, demolizione, riciclaggio, utilizzo efficiente delle risorse, con tutte le informazioni sempre accessibili.
 
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