02/12/2016 - “Ora si chiede gratis un progetto in BIM sotto forma di sponsorizzazione; nel prossimo correttivo eliminare la sponsorizzazione per le progettazioni”.
Così l’
OICE, l’Associazione delle società di ingegneria e architettura aderente a Confindustria, commenta un
bando del Comune di Gubbio (PG) che intende affidare a professionisti iscritti all’albo la
riprogettazione in BIM (Building Information Modeling) dei lavori di realizzazione della scuola elementare di Semonte mediante sponsorizzazione ai sensi dell’art. 19 del nuovo codice dei contratti pubblici.
La riprogettazione sarebbe
a titolo gratuito e in cambio l’amministrazione offrirebbe la possibilità di inserire nel curriculum del professionista la prestazione effettuata.
“Nonostante il mercato della progettazione si stia riprendendo dopo la prevedibile breve pausa di maggio-giugno in concomitanza con l’entrata in vigore delle nuove regole - afferma Gabriele Scicolone, presidente dell’OICE -, continuano a vedersi
amministrazioni che con fantasia vogliono acquisire progetti gratis, o all’interno di procedure come contraente generale, o procedure competitive con negoziazione”.
“Il caso di Gubbio è però sinceramente scuorante - prosegue Scicolone. Che un progettista non solo non venga pagato, ma gli si chieda di riprogettare una scuola elementare usando il BIM; in cambio gli si concede - Deo gratias - di inserire nel curriculum quanto dovrebbe fare!
Siamo oltre il limite della decenza, senza contare che il Comune ha anche riservato l’avviso ai soli professionisti iscritti all’albo, singoli o raggruppati, violando l’articolo 46 del Codice”.
Secondo l’OICE questo è uno dei punti che andrà certamente toccato con il
prossimo decreto correttivo del codice dei contratti pubblici perché è grottesco chiedere attività professionali delicate e svolte con tecnologie avanzate come forma di sponsorizzazione.
Ed è grave - prosegue l’Associazione - che ciò accada proprio su un tema come quello del
BIM che da un anno crea apprensione nel mondo delle professioni tecniche, degli studi e delle società di ingegneria per effetto degli investimenti importanti che comporta per tutti l’attrezzarsi per progettare con le nuove metodologie e per essere al passo con i tempi e con il resto del mondo; investimenti che le società ed i professionisti stanno affrontando con il giusto spirito di vedere poi i propri sforzi economici rientrare con bandi di progettazione seri e che remunerino il lavoro e gli sforzi economici che si stanno soffrendo;
non regalando lavoro gratis”.
“Al di là del caso specifico, va ricordato - precisa Scicolone - che l’ANAC, con la
Delibera 19 del 18 febbraio 2015, ha affermato il principio generale che il professionista che redige un progetto
non può essere ripagato con un semplice rimborso spese, figuriamoci se può quindi essere costretto a prestarlo sotto forma di sponsorizzazione”.
“Qui invece siamo alla
regalìa pura di qualità (BIM), con la beffa di un corrispettivo umiliante: indicare nel curriculum quanto svolto, violando anche i principi civilistici sul decoro della professione. E non possiamo neanche pensare di giustificare ciò con presunte difficoltà delle stazioni appaltanti ad individuare risorse per la progettazione”.
“Dobbiamo forse iniziare ad avere il sospetto che sia in atto una sorta di
ritorsione in danno di tutta la categoria per la soppressione dell’incentivo del 2% ai tecnici delle amministrazioni? E questo sarebbe gravissimo. Chiediamo quindi al Governo, al Parlamento e all’ANAC di intervenire sia nell’immediato, sia soprattutto con le prossime correzione al codice dei contratti pubblici”.