La decisione di Accredia
Motivo principale della sospensione è stato il malcontento, generato tra molte categorie di professionisti delle costruzioni, dai requisiti necessari per ottenere la certificazione ritenuti immotivatamente troppo stringenti. Il maggior oggetto delle polemiche è stato il requisito minimo del possesso di una "Laurea magistrale o quinquennale di laurea specialistica conseguita secondo gli ordinamenti didattici vigenti al momento, ed iscrizione ai relativi albi professionali" per accedere alla certificazione e accreditamento per diventare BIM Specialist, BIM Coordinator, BIM Manager e CDE Manager, nonché lo scarso peso attribuito all’esperienza pratica in area tecnica e specificatamente nella progettazione BIM per i BIM Specialist.Per questi motivi Accredia rende noto tramite un comunicato stampa di aver richiesto ad UNI, l’Ente italiano di normazione, l’avvio di un tavolo di lavoro a cui parteciperanno tutte le parti rappresentative, con lo scopo di definire una prassi di riferimento condivisa in materia di certificazione accreditata BIM. Il tavolo di lavoro servirà a dare indicazioni agli Organismi di certificazione, a loro volta accreditati da Accredia, sulle modalità da seguire per la qualificazione dei nuovi profili professionali legati al mondo della progettazione in BIM. Si tratterà quindi di definire modalità d’esame e requisiti di accesso, che siano condivisi da tutte le parti coinvolte.
Filippo Trifiletti, Direttore generale di Accredia, ha dichiarato: “Già con la sospensione della circolare n.8/2019, Accredia ha dimostrato di ascoltare le esigenze e le istanze dei settori coinvolti. Proprio per questo motivo abbiamo chiesto ad UNI l’attivazione, nel più breve tempo possibile, di un tavolo di lavoro con le parti rappresentative. In questo modo avremo la possibilità e il tempo necessario per registrare le posizioni e agire nell’interesse di tutti gli attori.”
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