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Blumatica, innovazione con BIM Computo

BIM ai nastri di partenza: norme tecniche e competenze

04/07/2017 - A distanza di circa un anno dall’entrata in vigore del codice degli appalti (che annunciava l’adeguamento ai “canoni digitali” per i lavori pubblici), il processo di concreta introduzione di metodi e strumenti elettronici di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture (più comunemente conosciuto con l’acronimo BIM) inizia a muovere i primi passi.

Da un punto di vista normativo, grazie al proficuo lavoro svolto dalla Commissione Tecnica UNI 033, dal 26 Gennaio scorso sono disponibili le parti 1, 4 e 5 della UNI 11337:2017 e dal 2 Marzo la UNI/TR 11337-6: 2017 catalogata come linea guida per la stesura del capitolato informativo della UNI 11337-5. L’iter si concluderà con il completamento delle parti 2 e 7, il rifacimento della parte 3 e la nuova parte 8.
 
Affinché si possa parlare di cogenza, tuttavia, bisogna attendere l’emanazione del nuovo decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (Decreto BIM). Dal 19 Giugno, e fino al 3 Luglio 2017, è in consultazione la proposta di decreto che prevede tempi di decorrenza specifici in funzione delle diverse tipologie di contratto:
 
Dal 1° Gennaio 2019 per i lavori complessi relativi a opere di importo a base di gara pari o superiore a 100 milioni di euro
Dal 1° Gennaio 2020 per i lavori complessi relativi a opere di importo a base di gara pari o superiore a 50 milioni di euro
Dal 1° Gennaio 2021 per i lavori complessi relativi a opere di importo a base di gara pari o superiore a 15 milioni di euro
Dal 1° Gennaio 2022 per le opere di importo a base di gara pari o superiore alla soglia di cui all’articolo 35 del codice dei contratti pubblici
Dal 1° Gennaio 2023 per le opere di importo a base di gara pari o superiore a 1 milione di euro,
Dal 1° Gennaio 2025 per le nuove opere di importo a base di gara inferiore a 1 milione di euro, a decorrere.
 
Un altro aspetto di forte interesse è quello formativo. La bozza di decreto, infatti, prescrive gli adempimenti delle stazioni appaltanti ai fini dell’adozione di metodi e strumenti elettronici per la modellazione in edilizia e per le infrastrutture. Anche per tale motivo si è registrato un incremento notevole delle attività formative: programmi degli ordini professionali, master universitari, corsi specializzati e programmi degli istituti edili inerenti il BIM sono quelli che registrano maggiore partecipazione. L’esigenza formativa riguarda il potenziamento e l’adeguamento dei progettisti di oggi e di quelli futuri, ai quali è richiesto man mano un maggiore know how. I vantaggi legati all’adozione del modello BIM sono tangibili e dimostrati tramite i casi di studio trattati nei corsi formativi e da cui si evince che la digitalizzazione del settore delle costruzioni porti necessariamente al raggiungimento di obiettivi sempre più ambiti oltre che ad un efficiente iter gestionale che parte dall’idea del progetto e accompagna l’opera durante il suo ciclo vitale.
 
Anche Blumatica ha intrapreso questo processo innovativo con il software “Blumatica BIM Computo” che consente di realizzare, dal computo metrico estimativo, tutta la documentazione obbligatoria per il progetto definitivo e/o esecutivo (cronoprogramma dei lavori, capitolati speciali d’appalto, piano di manutenzione dell’opera) e la progettazione (piani di sicurezza, fascicolo dell’opera e calcolo dei corrispettivi da porre a base di gara nelle procedure di affidamento di contratti pubblici dei servizi relativi all’architettura ed all’ingegneria di cui al DM 17/06/2016).

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